Risposta dell’On. Maurizio Paniz – PDL
Questionario
Partendo dall’assunto che lo Stato ha necessità di riscuotere tributi, cosa ne pensa dell’attuale sistema di riscossione?
L’attuale sistema di riscossione è farraginoso e non sicuro: va migliorato e reso più tempestivo e più efficiente.
Nell’attuale contingenza economica, cosa pensa, ad esempio, del caso di una persona 50enne espulsa dal sistema lavorativo e, suo malgrado, in ritardo con i pagamenti dei tributi, che viene sottoposta a continue azioni forzose da parte degli agenti di riscossione/Equitalia? Ritiene auspicabile, se non doveroso, in tali situazioni, prevedere delle moratorie o dei correttivi?
Ritengo doveroso prevedere moratorie o correttivi per gli esodati e coloro che sono in posizioni similari. Naturalmente occorre un equilibrato sistema di valutazione della ragione del ritardo nei pagamenti.
Sicuramente è a conoscenza della situazione in cui si ritrovano i soggetti che hanno delle pendenze con gli agenti di riscossione/Equitalia. Verso questi cittadini l’esattoria attiva delle azioni forzose che sfociano spesso in pignoramenti presso terzi (generalmente istituti di credito o creditori). In tanti casi l’effetto immediato di tali azioni consiste nella revoca dei fidi e nell’inibizione dell’accesso al credito, con immediati risvolti negativi nella situazione patrimoniale dei soggetti coinvolti, i quali, si ritrovano in situazioni di profonda disperazione. Lei ha idea di quanti italiani sono in queste condizioni? Ritiene che siano necessarie delle correzioni legislative a questi meccanismi?
Vale ciò che ho detto precedentemente perché la situazione è similare.
Ritiene giusto che gli agenti di riscossione/Equitalia procedano al pignoramento della prima e unica casa di abitazione spesso anche per il recupero di cifre irrisorie?
No: la prima ed unica casa va sottratta al pignoramento, ma non vanno sottratti i beni all’interno (spesso, ad esempio, di lusso: televisori, impianti stereo, computer, ecc.).
Ritiene giusti i tassi d’interesse e aggi che vengono applicati dagli esattori?
Alcune volte sono troppo penalizzanti, altre volte lo sono troppo poco: è necessario che lo Stato possa valutare con equilibrio le posizioni degli inadempienti con una maggiore flessibilità.
Ritiene che si debba mantenere e condividere l’atteggiamento vessatorio del Fisco che, da una parte non onora i debiti verso le imprese e dall’altra pretende dal debitore puntualità, anche a costo di far chiudere l’attività e far perdere posti di lavoro?
Lo Stato deve essere assolutamente tempestivo nell’onorare i propri debiti, dando esempio di puntualità ed efficienza. Solo così può pretendere dal cittadino che faccia altrettanto.
A causa dell’attuale sistema di riscossione gestito dagli agenti di riscossione/Equitalia, spesso le imprese si trovano sull’orlo del fallimento. Ha un’idea di quale possa essere la strada da percorrere per una giustizia fiscale più equa e per una riscossione dei crediti erariali che tenga conto delle effettive possibilità patrimoniali del debitore?
Valutare situazione per situazione con equilibrio in modo tale che lo Stato non sia apprezzato come nemico ma come amico, pur facendo il proprio lavoro, anche di esattore, nei confronti degli inadempienti.
On. Maurizio Paniz
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